Preferisco dare una definizione più caratteriale al concetto di “Artigianale”.

Io penso che con “artigianale” si debba intendere un prodotto fatto con un’anima, ecco perché uso solo un metodo Tradizionale con lievito naturale “madre”.

Non mi soffermerei quindi sul semplice sviluppo della ricetta, che porta ad un prodotto costante nel tempo ma privo di un’identità. Al contrario, quello che cerco è un’anima che migliora con il tempo, questo aspetto è ottenibile grazie ad una sensibilità affinata dalla passione per questo prodotto.

Un altro aspetto fondamentale è la ricerca di materie prime che performano in un determinato modo e permettono di ottenere non solo sensazioni visive ma anche sensoriali dando come risultato “l’unicità”.

Vorrei trovare il modo di trasmettere in produzione tutta la bellezza e la complessità nello sviluppare un prodotto che non viene semplicemente mischiato e cotto, bensì un prodotto che NASCE.

Questo tipo di arte culinaria, indi per cui forma di cultura, mi dà modo di entrare in contatto con la mia personale follia e vorrei condividerla in quanto forma d’arte.

La mia storia ha avuto anche un capitolo significativo a Shanghai, dove ho avuto modo di distinguermi con la produzione di panettoni non tanto MADE IN ITALY, che ancora viene sicuramente apprezzato, ma MADE BY ITALIAN.

In conclusione, chiunque sia portatore di una forma d’arte, da qualsiasi angolo del globo venga, deve farsi anche portavoce della stessa.